Il luogo, come suol dirsi in questi casi, non è di questo mondo, se per “questo mondo” intendiamo la Terra e tutto l’universo a cui appartiene.

            Il suo padrone l’ha ribattezzata Nuova Dimensione Oscura ed è l’unica cosa che alcuni dei presenti sanno.

            Solo pochi istanti fa Ekaterina Aleksandrovna Bulikova, la Stella Nera della Guardia d’Inverno ufficiale, si è rivelata come un essere composto della misteriosa Forza Oscura ed ha usato i suoi poteri per trascinare qui i suoi compagni di squadra assieme all’ex e all’attuale Direttore del F.S.B.[1] Alexei Mikhailovitch Vazhin e Svetlana Yurevna Koslova.

            Da Francoforte sul Meno in Germania, poi, ha rapito anche altre sei persone: Laynia Petrovna, la Stella Nera in esilio, Nikolai Krylenko, Vanguard, Tigre Siberiana, l’eroina italiana di nome Sun, il dio slavo Perun e Mikhail Ursus, l’ex Ursa Major.

            È Alexei Vazhin a parlare per primo.

-Che posto è questo, Bulikova?-

-Non sono Katrina Bulikova, non lo sono mai stata, in questo avevi ragione, Compagno Vazhin.- replica la donna davanti a lui.-Questo posto è…-

-La Nuova Dimensione Oscura.- finisce per lei Laynia Petrovna -Riconosco il posto dove ho trascorso una lunga prigionia [2] e che speravo di non rivedere mai più. Perché siamo qui?-

-Perché il mio signore vuole che coloro che sono stati strumenti della sua ultima sconfitta siano anche testimoni della sua vittoria.-

-Non capisco.- interviene Sun -Che razza di posto è questo e chi è lui?-

            Indica la figura che torreggia alle spalle della presunta Katrina: un essere dal fisico umanoide la cui testa è fatta interamente di fiamme.

-Chi sono io?- replica con voce grave –Io sono il potere, io sono la forza. -

IO… DORMAMMU! 

           

 

Я ДОРМАММУ

di CARLO MONNI

(con personaggi e concetti di FABIO VOLINO)
Editor: GIUSEPPE FELICI

 

 

PARTE PRIMA

 

IL SIGNORE DELLE TENEBRE

 

 

1.

 

 

            In uno degli appartamenti messi a disposizione degli impiegati della Fondazione Xavier a Francoforte sul Meno un uomo e una donna giacciono nudi e abbracciati su di un letto matrimoniale disfatto. Cosa sia successo tra loro sino a poco prima sarebbe evidente anche al più distratto degli eventuali osservatori, ma non è importante al momento se non per i diretti interessati.

            Sonia Elios sapeva che sarebbe accaduto prima o poi e dopo che il suo bestione, come lo chiama lei, è letteralmente tornato dalla morte,è stato subito evidente dove li avrebbe portati la reciproca attrazione.

            Perun, il dio slavo del Tuono non si è posto e non si pone le domande che presumibilmente si porrebbe la sua controparte umana Valery Sovloyev. Lui voleva Sun e lei voleva lui. Tutto molto semplice e diretto. Dal suo ritorno dal regno dei morti[3] la sua prospettiva, il suo stesso modo di vedere le cose, tutto è cambiato. Ora sa chi è e non desidera essere in nessun altro posto o con nessun’altra. Domani potrebbe essere diverso.

            Sonia emette un leggero gemito risvegliandosi. Alza la testa dal petto di Perun e sorridendo gli dice:

-Ciao bestione….-

            Probabilmente aggiungerebbe altro, ma improvvisamente la stanza trema ed entrambi si ritrovano a precipitare in un abisso oscuro.

 

            Nel suo ufficio di Mosca una donna bionda e attraente di un’età indefinita e indefinibile tra i cinquanta e i sessant’anni o forse più, sta esaminando alcuni importanti documenti di Stato. Il suo nome è Irina Dimitrievna Gorshenko ed è la Presidente del Consiglio della Federazione, la Camera Alta del parlamento russo. Una carica importante dal punto di vista protocollare ma del tutto priva di un reale potere.

            Solo pochi giorni fa è stata molto vicina ad ottenere quel potere: se fosse riuscito il duplice attentato contro il Presidente ed il Primo Ministro, ora lei sarebbe il Presidente ma quell’attentato è fallito anche a causa di agenti stranieri e lei è riuscita solo a limitare i danni eliminando tutte le prove che la collegavano al complotto.[4] Non serve a nulla pensare a quello che poteva essere. Deve guardare avanti.

            Dalla borsetta prende un cellulare e dice:

-Vladimir Illiych, ho bisogno di te.-

 

            La donna si sveglia ed in primo momento non capisce dove si trova. L’ultima cosa che ricorda è che stava camminando ed era stanca, molto stanca, le sue energie erano quasi esaurite. Ricorda anche un’altra cosa: era nuda ed ora indossa una specie di camicione e ci sono degli aghi nel suo braccio.

            Aghi, sacche da flebo, odore di disinfettante e medicinali, l’uomo in camice bianco che, in piedi, sta leggendo una cartella e la donna, anche lei vestita di bianco, che sta cambiando una delle sacche... adesso ha capito: si trova in un ospedale.

            L’infermiera le sorride dicendo:

-Si è svegliata finalmente.-

            Ha parlato in Russo, quindi, pensa la donna sul letto, ce l’ha fatta: è tornata a… casa?

-Questa è la Russia?- chiede -Dove sono?-

-Certo che è la Russia.- replica lì infermiera -Questa è Arcangelo.-

            Un sorriso si dipinge sul volto della donna. Ce l’ha fatta davvero.

-Ora che è sveglia…- interviene il medico -… posso chiederle chi è?-

            La risposta è una parola sola:

-Privideniye.-[5]

 

 

2.

 

 

            Nel corso della sua vita Valentin Vladimirovitch Shatalov ha fatto molte cose discutibili: ha ingannato e ucciso oppure ordinato di uccidere. Era il suo lavoro, un lavoro sporco che qualcuno doveva pur fare ma forse lui è stato fin troppo zelante nel farlo.

            Non ha avuto molto tempo per pensare a pentirsi dei suoi passati peccati ed ora ha la sensazione che potrebbe non averlo mai più.

<<Tu chi sei? Cosa vuoi?>> chiede con la voce filtrata da un dispositivo elettronico incorporato nel casco dell’armatura da Airstrike.

            L’essere dal volto di fiamma ride prima di rispondere:

-Io? Te l’ho detto, uomo, io sono il Terribile Dormammu ed oggi avrò sia la mia vendetta che il mio trionfo: la Terra sarà finalmente mia com’è mio diritto.-

<<Mai!>> replica Airstrike <<Noi te lo impediremo.>>

-Ne sei davvero convinto, umano? Provaci, allora, provaci!-

            Airstrike non se lo fa ripetere e scarica su Dormammu tutta la sua potenza di fuoco ma il suo avversario rimane immobile e ride.

 

            Il nome della ragazza è Olga Nikolaievna Derevkova ma negli ambienti dei servizi segreti russi è nota col nome in codice di Vedova Bianca, la migliore eliminatrice del F.S.B. chiamata solo per missioni estremamente difficili.

            La sua ultima missione è stata uccidere l’ex Direttore del F.S.B. Vladimir Maksimovitch Menikov prima che lui, a sua volta, potesse uccidere il suo predecessore Alexei Mikhailovitch Vazhin.[6]

            Come facesse la Direttrice Koslova a sapere che Menikov avrebbe compiuto l’attentato proprio in quel momento, Olga Nikolaievna non riesce a capirlo, ma è chiaro che c’è qualcosa di molto strano perché la Direttrice le ha anche affidato un altro incarico: uccidere lei stessa se si fosse comportata irrazionalmente. Chiaramente teme di essere sotto controllo mentale ma di chi e perché?

            Mentre fa queste riflessioni la ragazza entra nel suo appartamento. È probabilmente solo il suo istinto a farle percepire il pericolo. Si sposta giusto un attimo prima che un proiettile infranga il vetro della finestra, le passi sopra la testa e si schiacci contro lo stipite della porta.

            Olga si getta prontamente a terra e rotola dietro un divano mentre estrae una pistola. Attende ma il cecchino non ripete il colpo.

            Chi può essere? E soprattutto chi l’ha mandato? La sua vera identità ed il suo indirizzo sono informazioni riservate, note solo ad una manciata di alti funzionari del F.S.B. e del Governo. C’è una talpa di alto livello?

            Olga si sfila i vestiti ed indossa rapidamente la sua “tuta da lavoro”. Adesso deve stanare il suo aspirante assassino.

 

            Dormammu fa un semplice gesto con le dita e le armature di Airstrike e Dinamo Cremisi scompaiono.

-Dipendete troppo da quelle armature…- dice -… ma quanto valete senza di esse?-

-Ora te lo faccio vedere io!- grida il massiccio Boris Bullski caricandolo come un toro infuriato.

            Dormammu non si muove nemmeno quando Bullski gli piomba addosso. L’ex Titanium viene semplicemente respinto e crolla a terra in stato catatonico.

-Patetico.- commenta, sprezzante, il Signore della Dimensione Oscura.

-E di questo cosa dici?- ribatte Laynia Petrovna avvolgendolo in un bozzolo di Forza Oscura.

 

 

3.

 

 

            Ai margini di uno scontro in cui potrebbe fare ben poco, Alexei Mikhailovitch Vazhin si rivolge alla Direttrice del F.S.B. con voce dura;

-Credo che tu debba spiegarmi un po’ di cose Svetlana Yurevna.-

            Il Maggior Generale Svetlana Yurevna Koslova sospira poi replica:

-C’è poco da spiegare. Quell’essere…- indica la forma femminile composta di Forza Oscura -… ci ha ipnotizzati o qualcosa di simile. Me, Bukharin, Menikov e chissà chi altro: non potevamo far altro che obbedirle. Per qualche motivo, forse il mio addestramento, io ero riuscita a resistere almeno in parte. Quanto bastava per ordinare alla Vedova Bianca di pedinare Menikov, ucciderlo prima che ti uccidesse ed uccidere anche me se avessi tentato qualcosa di simile. Lei era perplessa ma ha obbedito… per tua fortuna.-

-Quindi al tempo stesso mi hai attirato in una trappola e me ne hai tirato fuori. Ho sempre saputo che sei una donna piena di risorse, Lana.-

-Sei troppo buono, Alyosha. Peccato che non io abbia risorse per uscire da questa situazione. Ci vorrebbe un miracolo, temo.-

            Vazhin scuote il capo: ha paura che i miracoli siano merce rara nel posto in cui si trovano, almeno del tipo che servirebbe loro.

 

            Dormammu ride mentre con irrisoria facilità si libera del bozzolo in cui l’ha rinchiuso Stella Nera.

-Non dirmi che pensavi davvero di potermi sconfiggere così facilmente?- le dice.

-A dire il vero, mi accontentavo di trattenerti quanto bastava a lui per intervenire.-

            Lampi e tuoni scuotono la Nuova Dimensione Oscura e tutti gli occhi si volgono verso la possente figura di Perun, il dio slavo del Tuono, sospeso in aria col mantello svolazzante. Con entrambe le mani stringe la sua ascia in cui incanala tutto il suo potere, un potere che scarica verso la figura di Dormammu che si riduce pian piano di dimensioni sino a raggiungere quelle umane e crollare in ginocchio.

 

            A Mosca la ragazza nota come Vedova Bianca raggiunge il tetto su cui era appostato il cecchino che le ha sparato. Non si aspettava di trovare davvero qualcuno e non è delusa.

Chi le ha sparato deve essere un vero professionista, eppure l’ha mancata. Non avrebbe dovuto. Da questa distanza, con questa angolazione ed un buon mirino telescopico doveva centrarla per forza. Lei l’avrebbe fatto. La sola conclusione logica è che l’abbia mancata apposta. Non voleva ucciderla ma solo attirarla allo scoperto, quindi…

Istinto, intuizione o qualcos’altro, fatto sta che Olga Nikolaievna si getta in terra solo un attimo prima che un proiettile le sibili sopra la testa. Se fosse rimasta ferma gliel’avrebbe trapassata da parte a parte.

La ragazza rotola sul tetto. Prima regola se hai contro un tiratore scelto: continua a muoverti, non offrire un bersaglio fermo. Altri proiettili le sibilano attorno senza colpirla prima che trovi riparo dietro un caminetto.

Il suo avversario è un tiratore in gamba ma è stato sfortunato: non doveva sbagliare il primo colpo, non con lei: non è abituata a concedere seconde occasioni.

Olga si sfila dalla schiena il fucile di precisione Dragunov SVU-A equipaggiato con proiettili calibro 6.5×54mmR a frammentazione e lo punta verso il punto da cui sono provenuti gli spari.

Anche lei avrà una sola occasione, non se la farà sfuggire.

 

 

4.

 

 

            Dormammu giace a terra in ginocchio. Per un attimo i suoi prigionieri terrestri tirano un sospiro di sollievo poi il Signore della Dimensione Oscura comincia a rialzarsi

-Stolti!- esclama la pseudo Katrina Bulikova -Credevate davvero di poter sconfiggere il mio signore?-

-Oh sta zitta!- replica Laynia Petrovna scaricandole addosso un getto di Forza Oscura.

-Tu osi?-

-Eccome se oso. È giunta l’ora di vedere chi di noi due merita il nome di Stella Nera.-

            Katrina è circondata da un alone di Forza Oscura che pian piano la riveste tutta.

-Io sono la Forza Oscura!- proclama.

-Forse è vero ma dimentichiamo una cosa: io ho imparato a dominare la Forza Oscura, sono divenuta una cosa sola con essa e se tu sei la Forza Oscura, allora sei MIA!-

-Cosa? Non è possibile! No!-

            L’essere che diceva di essere Katrina Bulikova trema, oscilla, diventa sempre più diafano ed infine scompare.

-Tu eri solo un'illusione.- commenta Laynia -C’è una sola Stella Nera e sono io.-

            Vanguard le si avvicina e la sostiene.

-Sei stata in gamba, sorella.- le dice.

            Laynia guarda verso il punto in cui Dormammu si sta rialzando e dice:

-Sarà tutto inutile se lui vince, dobbiamo colpirlo con tutto ciò che abbiamo o sarà la fine per tutti noi.-

 

            Un colpo solo e non di più. La Vedova Bianca aspetta finché non coglie su un tetto vicino un lieve scintillio. È lui, pensa.

            I due spari sono quasi contemporanei ma solo uno colpisce il bersaglio. Olga Nikolaievna Derevkova sorride soddisfatta: è ancora la migliore.

 

            Perun continua a bersagliare Dormammu con l’energia della sua ascia incantata. La supereroina italiana di nome Sun gli si affianca in volo ed allunga una mano verso di lui.

-Ehi bestione…- gli dice -… se hai bisogno di un po’ di energia in più, usa pure la mia.-

-Qui non c’è sole ad alimentarti.- replica Perun -Se attingo alla tua energia rischio di ucciderti.-

-Tanto se vince testa di fiamma siamo tutti morti lo stesso.- replica Sonia -Tanto vale andarsene alla grande. Com’è che dice quella frase? “Vivi di corsa, muori giovane e lascia un bel cadavere” Non ricordo chi l’ha detta,[7] ma mi descrive abbastanza bene, quindi muoviamoci.-

            Sotto di loro Dormammu è quasi in piedi. Ignora i colpi che gli sferrano i suoi nemici. I suoi occhi brillano di una luce intensa.

            Uno scoppio di energia spazza le tenebre e quando finisce, Perun e Sun stanno precipitando in un vuoto senza fine mentre l’onda d’urto ha abbattuto il resto dei combattenti.

            Dormammu è il solo rimasto in piedi.

-Nessuno può opporsi al mio potere.- proclama orgogliosamente -Nessuno può fermarmi.-

            Solo Stella Nera è rimasta cosciente e sa che solo un miracolo può salvare lei, i suoi amici e la terra intera.

 

 

FINE PRIMA PARTE

 

 

INTERLUDIO

 

 

            La donna che ha detto di essere un fantasma ha fatto un lungo cammino dal cuore della Cina sino a qui. Per la prima volta da anni la sua mente è sgombra. Sa chi è e cosa può fare. Con uno schiocco di dita il camice d’ospedale è sostituito da una tunica scura con una profonda scollatura e spacchi laterali.

            Sa anche cosa deve fare e come farlo. Un altro schiocco di dita ed è scomparsa… come un fantasma.

 

 

SECONDA PARTE

 

 

È SEMPRE PIÙ BUIO PRIMA DELL’ALBA

 

 

1.

 

 

            Stella Nera osserva con orrore il Terribile Dormammu venire verso di lei e sa che la sua vita sta per finire.

-Sei l’unica che ha resistito al mio potere, donna, perché?- chiede il Terribile.

-Tu trai potere dalla Forza Oscura ed io sono tutt’uno con essa.- risponde a fatica Laynia.

-La Forza Oscura non è la sola fonte del mio potere.- la corregge Dormammu -Ma tu ne attingi limitando il mio accesso. Tu hai ostacolato senza nemmeno saperlo la mia fuga da qui.-

-Se lo avessi saputo, mi sarei data da fare di più per tenerti qui.- replica Laynia.

-Una volta che ti avrò ucciso avrò pieno accesso alla forza oscura.-

            La mano destra di Dormammu crepita di energia e Stella Nera si prepara alla morte quando, improvvisamente qualcosa colpisce Dormammu alla schiena.

 

            A Mosca la Vedova Bianca si muove circospetta. Sa che non è saggio sottovalutare il suo avversario. Ha raggiunto la sua postazione e trovato la conferma dei suoi sospetti: ha colpito la canna del fucile del suo nemico danneggiandola irreparabilmente. Sperava di aver colpito lui o almeno averlo ferito, pazienza. Se non altro ora lui può contare solo su pistole o pugnali, magra consolazione.

            Che farebbe adesso lei se fosse al posto suo? La risposta è ovvia.

-Fatti vedere Lenin, lo so che sei qui. Affrontami a viso aperto.-

-Sei sempre stata in gamba, Olga Nikolaievna.-

            A parlare è stato un uomo dai capelli biondi tagliati a spazzola, occhi di ghiaccio e sguardo duro che indossa una tuta nera.

-Come sapevi che ero io?- chiede

-Non è stato difficile.- risponde Olga -Oltre a me, pochi tiratori avrebbero potuto tentare un tiro del genere e riuscire. Entrambe le Vedove Nere non sono in Russia,[8] La Vedova Rossa è dispersa, presumibilmente morta.[9] Rimanevi solo tu: Vladimir Illiych Ulianov, detto Lenin per ovvie ragioni. Ci sarebbe stato anche il tuo gemello Vassily, ma è morto.-

-L’hai ucciso tu, puttana.-[10] nella voce dell’uomo chiamato Lenin c’è per la prima volta emozione: rabbia e odio insieme.

-Non era lui il mio bersaglio ma era nel posto sbagliato nel momento sbagliato, spiacente.- replica la Vedova Bianca.

-Morirai.-

Nella mano di Lenin è apparso un coltello a scatto.

 

Il Guardiano Rosso alza a fatica la testa. Da quando la presunta Katrina Bulikova è scomparsa, la sua mente è di nuovo sua. Per la prima volta si rende conto che quel che gli sembrava così naturale, obbedire a quella donna, era frutto del suo potere. Si sente manipolato e questo fa montare la sua rabbia.

            È tutta colpa di quell’essere che sta minacciando Laynia Petrovna. Non gli permetterà di ucciderla , non gli permetterà di vincere.

            Lancia il suo scudo contro di lui e dice orgogliosamente;

-Dormammu o comunque ti chiami, non hai ancora vinto non finché uno solo di noi è ancora in piedi.-

            Dormammu barcolla, lascia la presa su Stella Nera e si volta verso il Guardiano Rosso che sta recuperando lo scudo.

-E tu chi saresti, insolente umano?- gli chiede.

-Io sono il Guardiano Rosso.- risponde orgogliosamente Alexi Alanovitch Shostaskov -Io rappresento lo spirito russo. Altri che si credevano invincibili ci hanno minacciato e li abbiamo spezzati, tu non sei diverso.--Non avete mai affrontato un potere come il mio !-

            Dagli occhi di Dormammu escono due raggi gemelli che si infrangono contro lo scudo del Guardiano che si piega senza spezzarsi.

-Non importa quanto sia resistente il tuo scudo, patetico umano, il mio potere è più forte. Alla fine il tuo solo destino sarà la morte.

-Tu non ucciderai nessuno, demone!-

            A parlare è stata una giovane donna dai lunghi capelli neri come la tunica che indossa. Fluttua nel vuoto ed i suoi occhi sono due pozze nere.

Stella Nera non riesce a credere a quel che vede. Dalle sue labbra esce una sola parola:

-Fantasma?-

 

 

2.

 

 

Neanche Alexei Vazhin crede ai suoi occhi.

-Fantasma è tornata.- dice.

-Lei è Fantasma?- esclama Svetlana Koslova -Credevo fosse…-

-Morta? Anch’io ne ero quasi convinto ma evidentemente ci sbagliavamo entrambi… per fortuna.-

-Ma cosa può fare contro quel Dormammu?-

-Onestamente non lo so ma in questo momento ogni aiuto è benvenuto.-

 

            Su un tetto di Mosca la Vedova Bianca evita un fendente vibratole dal killer soprannominato Lenin.

-Dovrai fare di meglio se vuoi davvero uccidermi - gli dice.

-Avrò il tuo sangue e vendicherò mio fratello.- ribatte lui.

-Non credo proprio.-

Con una mossa rapida la ragazza spicca un salto e sferra un calcio al polso del suo avversario. Mentre lei compie una capriola ed atterra sulle punte, lui, con la sinistra, ha estratto una pistola e fa fuoco.

Olga si getta in avanti,rotola su se stessa estraendo a sua volta la sua Makarov e spara.

 

Dormammu si solleva in aria sino all’altezza della nuova arrivata ignorando il Guardiano Rosso e Stella Nera come se non ci fossero.

-E tu chi saresti?- le chiede -Sento qualcosa in te, qualcosa di non umano.-

-Mi hanno chiamato Fantasma ed è un nome che mi piace.- replica lei -Ho imparato ad amare la Terra ed il luogo chiamato Russia in particolare. Qualunque cosa fossi prima, ora sono una di loro, sono una Russa e ti impedirò di devastare la mia patria!-

            Uno scoppio di energia lancia Dormammu lontano e la donna chiamata Fantasma lo segue. Subito dopo, chi è in grado di vedere è quasi accecato da un altro lampo.

-Cosa sta succedendo?- esclama Alexei Vazhin -Da quando Fantasma ha così tanto potere? Che cosa le è accaduto durante la sua assenza?-

Nessuno sa rispondergli.

 

 

3.

 

 

            Ad un universo di distanza la Vedova Bianca spara quasi contemporaneamente a Lenin. Il proiettile dell’uomo manca di poco il bersaglio, quello di lei, invece, va a segno. Non aveva un coltello a scatto?

            Vladimir Illiych Ulianov barcolla all’indietro e cade oltre il bordo del tetto. Il suo urlo echeggia per qualche istante nell’aria seguito dal rumore di un corpo che piomba nell’acqua.

            Quando Olga Nikolaievna riesce ad affacciarsi sul bordo, le acque della Moscova hanno ormai inghiottito il corpo del suo avversario. Peccato, pensa, avrebbe voluto avere la certezza della sua morte ma dovrà accontentarsi.

            La ragazza vestita di bianco si allontana dal bordo del tetto e si prepara a tornare a casa.

 

            Perun apre gli occhi. Gli ci vuole solo un attimo per inquadrare la situazione e decidere cosa fare.

-A me, mia ascia!- esclama.

            La magica arma vola rapidissima sino alla mano del dio slavo del Tuono la cui caduta è bloccata quasi istantaneamente.

-Ed ora pensiamo alla mia compagna.- dice.

            Sun sta ancora cadendo e non c’è da stupirsene: in questo luogo le leggi fisiche terrestri non valgono. Qui si può camminare in aria o cadere per l’eternità. Perun la raggiunge senza sforzo e l’afferra per la vita.

            Sonia Elios si risveglia. Per qualche istante è disorientata, poi ricorda dove si trova e cosa è successo.

-Quel figlio di…- esclama in tono rabbioso.

-Non potrei essere più d’accordo, mia diletta.- replica Perun -Ora andiamo a dare la meritata lezione a quel demone dalla testa di fiamma.-

            Sostenuti dal potere dell’ascia di Perun i due risalgono verso il punto dove si trovavano prima che Dormammu li abbattesse.

            Improvvisamente qualcosa passa davanti a loro a folle velocità per poi schiantarsi su uno degli asteroidi che galleggiano in aria in questo posto da incubo.

-Cos’era?- chiede Sun.

Non lo so, andiamo a vedere.- risponde Perun.

            Atterra accanto a quella che all’inizio gli sembrava una cosa informe e biancastra, ma ora che la vede meglio si accorge che è una giovane donna dai capelli neri in posizione fetale, apparentemente senza ferite, che indossa una tunica nera stracciata in più punti. Vedendola da vicino, la riconosce.

-Fantasma!-

-La conosci?- gli chiede ancora Sonia.

-È stata mia compagna sin dalla prima formazione della Guardia d’Inverno.- risponde Perun -Dormammu la rese eterea durante il nostro ultimo scontro così come rese Ursa Major permanentemente orso, ma ora vedo che anche lei è tornata normale.-

-Normale? Per un attimo mi è sembrata una specie di mostro alieno.-

-Non conosco quasi nulla del suo passato e nemmeno il suo vero nome ma ti posso assicurare che Fantasma è umana.-

-Sarà… mi chiedo comunque come sia arrivata sin qui. Che razza di poteri ha?-

            Prima che Perun possa rispondere, il cielo, se così lo si può chiamare, è riempito dal volto fiammeggiante di Dormammu e la sua voce risuona forte come il tuono:

-Quella stupida credeva di poter sconfiggere me, il Terribile Dormammu, ma ha imparato la lezione.-

-Certo che non ti stanchi mai di sentire il tuo nome.- commenta, irriverente, Sun.

-Sappi, o malvagio che quest’ultima indegnità contro una mia compagna d’armi non resterà impunita!- proclama Perun.

-In altre parole: il mio amichetto vuol farti un c#o così .-

            Perun spara una scarica d’energia dalla sua ascia e la faccia di Dormammu scompare.

 

            Il Guardiano Rosso aiuta Stella Nera a rialzarsi.

-Siamo davvero in un bel guaio.- le dice -Ed in parte è colpa mia.-

            Le spiega rapidamente come, assieme ad altri, sia stato soggiogato dalla falsa Katrina Bulikova e costretto ad ubbidirle almeno finché non è scomparsa.

-Non è colpa tua: non avresti potuto resisterle.- tenta di consolarlo Laynia.

-Ma avrei dovuto. Sono stato selezionato ed addestrato per il mio ruolo: proteggere la Russia ma quando serviva, quando era importante, non ho visto il pericolo ed ho dato fiducia alle persone sbagliate. In altre parole: ho miseramente fallito.-

-La tua sola colpa è di essere un uomo e non un mito, Alexi Alanovitch. Ora puoi piangerti addosso o darti da fare per sconfiggere Dormammu. Cosa scegli?-

-E me lo chiedi?-

            Il Guardiano stringe forte l’impugnatura dello scudo ed aggiunge:

-Ci servirà un piano, però.-

-Forse ne ho uno.- replica Stella Nera.

 

 

4.

 

 

            Elena Ivanova, Esper quando è in missione con la Guardia d’Inverno, guarda il cielo senza stelle della Nuova Dimensione Oscura. Esattamente come il Guardiano Rosso si biasima per aver aiutato la falsa Katrina Bulikova nei suoi piani. I suoi tanto vantati poteri mentali non sono serviti a niente: quell’essere le ha rivoltato la mente come fosse un calzino e senza faticare.

-Esper…-

            La voce di Stella Nera la distrae dai suoi amari pensieri. C’è il Guardiano Rosso con lei.

-Bisogna fermare Dormammu prima  che porti a termine i suoi piani. Ho un’idea di come riuscirci ed ho bisogno di essere collegata mentalmente con tutti gli altri. Puoi riuscirci?-

            Per la prima volta Esper si concede un mezzo sorriso e risponde:

-Niente di più facile.-

 

            Dormammu fluttua in aria e riflette: ancora pochi istanti e la Nuova Dimensione Oscura ingloberà la dimensione della Terra e lui potrà conquistarla senza venir meno al giuramento fatto tanti anni fa all’odiato Dottor Strange.[11]

-Ehi tu, brutto muso.-

            Dormammu si volta verso la voce e riconosce chi ha parlato: quel ridicolo uomo -orso che ha già affrontato in passato.

-Ti ricordi di me?- continua Ursa Major -Credevi di avermi trasformato per sempre in un orso ma sono tornato umano, vedi?- senza sforzo diventa il normale Mikhail Ursus -Non sei così potente come vuoi far credere.-

-Posso sempre rifarlo se voglio…- replica Dormammu -… ma non sei degno della mia attenzione.-

-Vediamo se questo ti fa cambiare idea.-

Mikhail torna ad essere Ursa Major e salta addosso a Dormammu facendolo cadere nel vicino planetoide.

Insolente animale. Adesso io…-

            Dormammu non riesce a continuare perché è colpito dall’ascia di Perun, dagli ultimi raggi solari di Sun, dalla misteriosa energia di Fantasma, dai mortali tentacoli di colei che chiamano Vanguard, alias Omega Black, figlia del più noto Omega Red, e da qualunque altra cosa i suoi nemici possano usare contro di lui.

-Adesso basta!- esclama arrabbiato -Avete abusato fin troppo della mia pazienza. Ora proverete tutto il mio potere!-

            E così dicendo scatena tutta la sua potenza.

 

            Nello stesso momento in cui Dormammu colpisce, una figura che finora è rimasta ferma si fa avanti, alza le due aste che impugna e le incrocia tra loro. Come una sorta di parafulmine le energie di Dormammu sono attratte dalle aste. Nikolai Krylenko, l’autentico Vanguard, sorride mentre scarica le energie così immagazzinate non verso chi le ha lanciate, come farebbe di solito ma verso un’altra: sua sorella Stella Nera.

            Laynia assorbe energia oscura come una spugna e non smette. Ora che in piena sintonia con quella particolare frequenza energetica la sua “fame” si estende altrove.

-Cosa mi stai facendo?-

-Questa dimensione l’hai creata tu, di fatto attingendo alla Forza Oscura. Essa è divenuta parte di te , la fonte del tuo potere finché sei imprigionato qui ma io… io controllo la Forza Oscura da molto prima di te e me ne sono nutrita per sopravvivere quando mi credevano morta. È quello che sto facendo adesso, drenandola da te.- spiega Laynia -Sorridi, Dormammu: dopotutto ti sto liberando dalla tua prigione mentre ti uccido.-

-Nooo!-

            L’urlo di Dormammu risuona per qualche secondo, poi il suo abito vuoto si affloscia scivolando nel nulla.

            Stella Nera barcolla sostenuta da suo fratello Nikolai e dal Guardiano Rosso.

-L’hai ucciso davvero?-le chiede Alexi.

-Ne dubito.- risponde lei -Dormammu è fatto di energia e l’energia non si distrugge mai per sempre .-

-Quindi un giorno o l’altro tornerà.- commenta Nikolai.

-Ma oggi l’abbiamo sconfitto: noi l’abbiamo sconfitto insieme.-

            Alexei Vazhin si avvicina e dice:

-Potrei provare a convincere il Presidente[12] a concedervi la grazia per ciò che avete fatto oggi tu ed i tuoi compagni esiliati, Laynia Sergeievna. Potreste essere reintegrati nella Guardia d’Inverno.-

            Stella Nera scuote la testa e replica:

-Ti ringrazio, Alexei Mikhailovitch, ma non so se accetterò: mi piace la mia nuova vita in Germania e per quanto ami la Russia, non so se potrei viverci adesso.-

-Capisco.- Vazhin si rivolge agli altri esuli -La pensate così anche voi?-

-Io vado dove va mia sorella.- replica Vanguard.

-Ed io sono d’accordo con Laynia.- aggiunge Ursa Major.

-E io pure. - dice Tigre Siberiana

-Ehm… se non ve ne siete accorti ma questo posto sta andando a pezzi.- interviene Sun in tono allarmato.

-Senza il potere di Dormammu a sostenerla, la nuova Dimensione Oscura sta collassando.- spiega Stella Nera.

-Tutto molto bello…- ribatte Sun -… ma come possiamo filarcela da qui prima che accada il peggio?-

-Io posso farlo.- interviene Fantasma -Posso riportarvi dove eravate quando siete stati portati qui.-

-E allora fallo, che aspetti?- la incita il Guardiano Rosso.

            Gli occhi della ragazza brillano per un istante e subito dopo tutti, lei compresa, sono scomparsi. Solo pochi istanti e la Nuova Dimensione Oscura implode e poi nulla rimane a testimoniare che sia mai davvero esistita.

 

 

EPILOGO UNO

 

 

            Francoforte sul Meno, sede delle più importanti istituzioni finanziarie tedesche e sede anche di una delle filiali europee della Fondazione Charles Xavier.

            Dal suo ufficio, la dirigente Ljudmyla Petrenko, nazionalità ucraina, alta, slanciata, attraente, capelli biondi raccolti a coda di cavallo, occhiali, sobrio tailleur nero, guarda fuori dalla finestra il panorama della città.

Il suo vero nome è Laynia Petrovna o Laynia Sergeievna Krylova, dipende a chi lo chiedete, e quella che ha adesso è un’identità segreta creata dallo S.H.I.E.L.D. per nascondere il fatto che lei è Stella Nera, Dunkler Stern., come la chiamano qui, e per darle ciò che non ha mai avuto: una vita privata.

Nuove sfide l’aspettano come donna e come supereroina assieme ai suoi compagni. Sarà una bella vita, pensa e sorride

 

 

EPILOGO DUE

 

 

            La sede della Guardia d’Inverno è in una palazzina di Mosca non lontana da Piazza della Lubyanka dove c’è la sede del F.S.B. ed è qui che in una mattina di primavera entra il Maggior Generale in congedo Alexei Mikhailovitch Vazhin, accompagnato dalla Direttrice del F.S.B. Svetlana Yurevna Koslova.

            I due percorrono un lungo corridoio ed arrivano sino ad un’ampia sala dove li aspettano i membri della Guardia d’Inverno. Il Guardiano Rosso ha la solita espressione rassicurante, Valentin Vladiimirovitch Shatalov indossa l’armatura di Dinamo Cremisi e non più quella di Airstrike. Sylvia Engel e suo fratello portano sui loro nuovi costumi la lettera greca Omega affiancata rispettivamente dalla lettera dell’alfabeto cirillico Ц,, iniziale di Chernyy, nero, per lei e Б, iniziale di  Beloye, bianco, per lui. Niente più Vanguard e Fantasma per loro ormai. La vera Fantasma è in mezzo a loro, reintegrata nei ranghi, e sta a fianco di Esper e Soyuz.

            Vazhin si schiarisce la voce e dice:

-Ho il piacere di annunciarvi che il Presidente mi ha nominato agente di collegamento tra il Consiglio di Sicurezza Nazionale e la Guardia d’Inverno.-

-Sono lieto della tua nomina, Compagno, lo saluta Shatalov.

            Vazhin sogghigna lievemente mentre pensa che Shatalov sa benissimo  che uno dei suoi compiti è controllare che lui non esca dai binari stabiliti e non persegua interessi propri . Non sarà facile per entrambi.

-Ne approfitto per presentarvi il nuovo membro della squadra, che sostituisce Boris Borisovitch Bullski.-

            Da dietro le spalle di Vazhin avanza qualcuno che indossa un‘armatura simile a quella di Titanium ma più leggera e maneggevole. Si sfila l’elmo rivelando un caschetto di capelli neri.

-Conoscete già il Maggiore Daria Georgievna Bulova, suppongo. Agli altri chiarisco che il suo nome di battaglia è Titanium X. Datele il benvenuto tra voi.-

            Una fine ed un nuovo inizio.

 

 

FINE

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

             Finisce la mia corsa su questa serie per ciò che riguarda i supereroi russi. Se sono riuscito oppure no a sistemare tutti i fili lasciati in sospeso da Fabio Volino e se l’ho  fatto in maniera soddisfacente, lo deciderete voi che mi leggete,

            Ci sarebbe ancora tanto da dire ma non sarò io a farlo. Intanto qualche nota:

1)    La Vedova Bianca riapparirà su Capitan America e su Nick Fury.

2)    La Germania ha un nuovo supergruppo guidato da Stella Nera e composto da Vanguard, Ursa Major, Perun, Sun ed occasionalmente Maverick finanziato dalla Fondazione Xavier, una costola degli X-Men dunque. Li rivedremo? Chi può dirlo?

Nel prossimo episodio… non ci sarà un prossimo episodio ma restate sintonizzati: prima o poi, ne sono certo, la Guardia d’Inverno riapparirà.

 

 

Carlo (con  tanti ringraziamenti a Fabio Volino)



[1]Federal'naya Sluzhba Bezopasnosti. Servizio di Sicurezza interna della Federazione Russa.

[2] Negli episodi #18/27

[3] Nell’Annual #1.

[4] Come visto in Vendicatori Segreti #29.

[5] Fantasma in Russo.

[6] Sempre nell’Annual #1

[7] Nick Romano, interpretato da John Derek, nel film del 1949 “I bassifondi di San Francisco”.

[8][8] Come ben sa chi segue i nostri Devil & la Vedova Nera e Vendicatori Segreti.

[9] O così pare, come visto su Lethal Honey #19.

[10] Su Marvelit Team Up #33.

[11] Davvero tanto tempo fa su Strange Tales Vol. 1°#127 (Prima edizione italiana Uomo Ragno, Corno, #40).

[12] Della Federazione Russa ovviamente.